Ieri sera non credevo ai miei occhi! finalmente una trasmissione televisiva in cui il 2012 e tutto quello che lo circonda viene preso per quello che è, ovvero una grandissima bufala!!!
La trasmissione è ovviamente La Gaia Scienza, in onda su LA7, rimasta ormai l’unica trasmissione divulgativa che abbia un certo valore scientifico insieme ai programmi della Premiata Ditta Angela (anche se ogni tanto Ulisse qualche boiata la spara…) e del nostro eroe Valerio Massimo Manfredi. Mario Tozzi fra il serio e il faceto spiega allucinanti esperimenti e teorie scientifiche (dico allucinanti perché personalmente ci capisco poco) con un linguaggio dal quale chi si occupa di divulgazione anche in archeologia dovrebbe imparare: perché alla fin fine i metodi sono gli stessi, che si tratti di spiegare la teoria dei quanti o come i Romani costruivano gli acquedotti quello che conta è il linguaggio e il modo in cui si pone al pubblico l’argomento.
Ma veniamo a noi, ovvero alla causa scatenante di questo post. Ieri sera La Gaia Scienza si è lanciata in un poderoso attacco al 2012. Un servizio a mio parere meraviglioso, sembrava che l’avessi scritto io tanto era in sintonia con il mio pensiero e pure con il mio modo di esprimere, in certi casi, tale mio pensiero. Critica velata a Voyager e a Roberto Giacobbo (autore di un libro sul 2012, non a caso) che non vengono mai citati direttamente, critica a tutte le teorie strampalate che vengono tirate in ballo, con un sarcasmo senza eguali nella storia della TV (neanche il Luttazzi dei tempi d’oro avrebbe saputo fare meglio).
Ed ecco alcuni passaggi fondamentali di questo servizio da Premio Pulitzer:
“La teoria del 2012 prende le mosse da ineccepibili prove scientifiche quali le profezie di Nostradamus… “
“Ed ecco le cause che porterebbero alla fine del mondo il 21 dicembre 2012: l’inversione dei poli magnetici, un asteroide, l’impatto con un pianeta sconosciuto, l’uscita del film di Natale con De Sica…”
Chiaramente non riesco a rendere l’idea del tono e dei contenuti di questo splendido servizio. Il discorso che mi preme fare è il seguente: per fortuna esiste ancora qualcuno in TV, quindi a diretto contatto con la massa del pubblico e quindi in qualche modo responsabile del livello di acculturazione del nostro Paese, che persegue come fine non il sensazionalismo inutile, dannoso e nefasto, ma la cultura, quella vera, quella che ha un fondamento scientifico e che forse proprio per questo fa poca audience. Per fortuna, chi fa cultura in TV riesce anche a mettere in cattiva luce il sensazionalismo inutile di cui sopra.
Queste sì che son belle notizie! 🙂
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