L’Archeologia va al cinema. Ed è così che dovrebbe essere: niente come l’archeologia si presta a raccontare storie, e sta solo ai registi saper mettere in scena il racconto giusto, o trovare i giusti mezzi per raccontare. Ecco perché manifestazioni come la Rassegna Internazionale del Cinema Archeologico di Rovereto sono importanti.
La Rassegna, giunta alla sua 27° Edizione, si svolgerà anche quest’anno a ottobre (qui il programma), e prevede una ricca partecipazione di film, in particolare dall’Italia e dalla Francia (ma non mancano partecipazioni dalla Spagna, dalla Germania, dall’Austria, da Malta, dall’India, dall’Iran, dalla Gran Bretagna, dagli USA e dal Brasile).
Tra i temi più presenti Pompei e la preistoria, italiana ma non solo. Pompei da sempre esercita un grande fascino sul pubblico: la storia di una città improvvisamente distrutta e sepolta, rimasta intatta sotto metri di lava, con la possibilità per gli archeologi di ricostruire fedelmente gli ultimi istanti di vita delle persone che vivevano nelle sue case, frequentavano le sue terme, gli edifici di spettacolo, il foro e le botteghe. Scoperta alla fine del Settecento, Pompei ancora oggi è capace di suscitare emozioni. E queste emozioni, opportunamente veicolate attraverso docufilm archeologici, possono davvero restare impresse. La preistoria è l’altro grande ambito molto rappresentato a questa edizione della Rassegna del Cinema Archeologico di Rovereto. Preistoria in Italia e non solo, approfondimenti sull’Homo Sapiens e sull’alba dell’Umanità.
Si vedranno pellicole dedicate anche all’Egitto, alle popolazioni mesoamericane, ai Romani fuori dall’Italia. Insomma: la gamma di tematiche è molto ampia e variegata, e sicuramente alcuni titoli stimoleranno la vostra curiosità.
La Rassegna Internazionale del Cinema Archeologico di Rovereto è organizzata in collaborazione con la Rivista Archeologia Viva. Come l’anno scorso, è prevista, oltre al premio per il film vincitore, una Menzione Speciale Archeoblogger. Sono molto felice di essere stata chiamata anche quest’anno a far parte di questa giuria insieme agli altri miei esimi colleghi:
- Antonia Falcone e Domenica Pate (Professione Archeologo);
- Paola Romi (blogger freelance);
- Astrid d’Eredità (ArcheoPop);
- Mattia Mancini (Djed Medu – Blog di Egittologia);
- Samanta Mariotti (ArcheoKids);
- Marta Coccoluto (Il Fatto Quotidiano);
- Michele Stefanile (Archeologia Subacquea);
- Alessandro Tagliapietra (Archeologia Subacquea).
La nostra menzione riguarda i film di produzione e lingua italiana. Questo aspetto è molto interessante perché ci consente di fare il punto della situazione su un genere comunicativo che è tutt’altro che semplice, ma di forte impatto, per forza di cose.
Inoltre, durante lo svolgimento della Rassegna, terremo alta l’attenzione sui nostri canali social con l’ashtag #RICA2016 e #archeologialcinema.
In bocca al lupo ai film in lizza. Non vedo l’ora di inforcare gli occhiali, preparare i pop-corn e accomodarmi in poltrona. Silenzio in sala: che lo spettacolo cominci!
PS: l’anno scorso la Menzione Speciale Archeoblogger andò ad un bellissimo film che, indipendentemente da noi, ha poi riscosso un notevole successo: si tratta di Tà Gynakeia, Cose di donne, di Alessandra Cilio e Lorenzo Daniele. Ne avevo parlato qui. Vi invito a vedere intanto il trailer, e poi a cercare il film. Buona visione.