Beh, chi l’avrebbe mai detto! A qualcosa è servita davvero quella Giornata Informativa sui Social Network organizzata dalla Direzione Generale per la Valorizzazione del Mibact all’inizio dell’estate! In quell’occasione, se ricordate, era emersa da un lato la volontà del Ministero di aprirsi ai canali social (canali che la maggior parte dei funzionari e dipendenti continua a guardare con sconcerto e diffidenza) con tutto ciò che di positivo può comportare, mentre dall’altra parte era emerso come sia e sarà difficile riuscire a smuovere del tutto la farraginosissima macchina statale. I difetti e i problemi sono tanti, in quell’occasione emersero soprattutto dal dibattito che si sviluppò in livetwitting, ma va detto che qualcosa si sta effettivamente muovendo. Per cui, invece di criticare e basta, in quella circostanza mi ero messa nell’ottica, che continuo a perseguire, di guardare il buono della situazione.
In quell’occasione, una fin troppo entusiasta Direttrice Generale Buzzi espresse l’intenzione di far diventare quell’Incontro il primo di una serie di incontri di formazione. Sinceramente sto ancora aspettando. Però è successa un’altra cosa che invece non mi sarei aspettata: una circolare alle varie sedi periferiche del Ministero che invita i propri responsabili dei canali social a registrarsi su un particolare form messo a disposizione sul sito della Direzione Generale per la Valorizzazione: il Censimento dei profili social.

Gioia e giubilo e anche una certa incredulità: nella circolare si legge proprio che a seguito della richiesta emersa durante la Giornata Informativa, di contare quanti account social esistono in modo da poter fare rete e da poter elaborare strategie comuni di promozione, si è deciso di bandire questo censimento. Che spettacolo! Ora, non per vantarmi, ma ricordo che a quell’incontro feci presente che sarebbe stato utile sapere chi siamo e quanti siamo sia per fare rete, sia perché così sarebbe anche più facile per la Sede centrale sapere su chi può contare per lanciare strategie comuni di comunicazione.
Per esempio, scopro oggi da Facebook per caso che l’attivissima Direzione Generale per la Valorizzazione ha bandito un concorso (tra l’altro fotografico, ohibò), che si svolge sui social, in particolare su facebook. Si chiama Saluti da… e consiste nell’inviare una propria foto-cartolina che rappresenti un borgo, un centro storico, un monumento, insomma, il luogo bello dal punto di vista storico-artistico e culturale che abbiamo incontrato nel corso delle ferie estive. In palio l’ingresso gratuito nei luoghi della cultura statali per un anno. Un concorso che strizza un po’ l’occhio a Wiki loves Monuments (e che non sarebbe mai stato ideato se Wikimedia Italia non avesse tanto scassato i cabassisi con ‘sta storia delle fotografie libere ai monumenti… 😉 ) e al concorso della Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico di Paestum che ha bandito qualcosa di analogo, e che sinceramente mi ha spiazzato. Positivamente intendo (anche se… vabbé).
Ma manca ancora una cosa, ed è qui che si ritorna e che voglio insistere: se ci fosse già un elenco dei profili social del MiBACT io in quanto social media manager (me lo dico da sola, non esiste questo ruolo all’interno del Mibact) per la Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana avrei ricevuto un’e-mail, un messaggio su FB, un tweet, un piccione viaggiatore, qualcosa che mi informasse di quest’iniziativa. Perché è un’iniziativa che nasce dalla sede centrale, ma ha bisogno delle sedi periferiche per essere ampiamente diramata. E’ proprio a questo che spero che serva il censimento: a informare tempestivamente, attraverso un canale ufficiale, le sedi periferiche social delle iniziative a livello nazionale. Credo di intuire dal censimento che la direzione sarà questa. E spero di non sbagliarmi.
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