Succede. Alle volte succede. Le congiunzioni astrali particolarmente felici esistono. Così un vecchio progetto, meglio idea, che tanti anni fa io e Matteo Sicios accarezzavamo a Genova, quando lavoravamo al blog di Comunicare l’Archeologia, oggi in qualche modo diventa realtà. All’epoca la nostra idea era di mettere le nostre competenze di archeologi/blogger/comunicatori al servizio di un’istituzione deputata alla tutela e conservazione del Patrimonio Archeologico ligure offrendoci di fare da addetti stampa, da aggregatori di notizie di archeologia relative alla Liguria e di diffusori a nostra volta di notizie attraverso la rete. Creare un luogo virtuale di riferimento per chi volesse essere informato su scavi, scoperte, attività museali e quant’altro avvenisse sotto l’egida della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Liguria.
La cosa non andò a buon fine. Non iniziò proprio, anzi. Rimase un’idea, un progetto, un sogno nel cassetto inserito tra i progetti falliti di “comunicare l’archeologia”, ovvero quando le buone idee e la buona volontà si scontrano con la realtà quotidiana dei fatti e delle persone. Sia io che Matteo poi abbiamo percorso ciascuno la propria strada, io divenendo assistente alla vigilanza al Museo Archeologico Nazionale di Firenze, lui come libero professionista nel campo della comunicazione dei beni culturali. L’esperienza maturata negli anni di Comunicare l’archeologia per me è stata fondamentale, perché, come spesso ho detto, da lì ho sviluppato le mie idee e riflessioni sulla comunicazione archeologica nel web 2.0, da lì ho deciso di studiare i blog di archeologia in Italia e all’estero, da lì ho maturato un’esperienza che oggi mi ha portato a rimettere mano a quel vecchio progetto, quella vecchia idea, a quel vecchio sogno nel cassetto.
Tutto è successo a Roma al 3° Seminario di Archeologia Virtuale. Nella pausa dopo il mio intervento su Archeologia e Blogosfera, vengo avvicinata da Michela Sediari, direttrice del Museo Archeologico Nazionale di Venezia, entusiasta dell’idea che mi sta per proporre: aprire e gestire il blog del suo museo. Non mi sembra vero, stento a crederci. Lì per lì vedo solamente le difficoltà pratiche che un lavoro del genere potrebbe comportarmi (come il fatto che vivo a Firenze, per esempio). Ma ci penso, e di ripenso, e mi vedo ancora studentessa all’Università a Genova quando si discuteva con Matteo di come si sarebbe potuta realizzare praticamente una cosa del genere; e comincio a pensare che non è così infattibile, anzi, e che sarei matta a non approfittare dell’occasione che mi si prospetta davanti: finalmente ho la possibilità di realizzare qualcosa in cui credo fortemente, ma finalmente, soprattutto, ho trovato qualcuno che crede nell’utilità di quello che faccio.
Il resto è storia: se a giugno è nata l’idea, nel mese successivo abbiamo approntato il come e il perché, dopodiché un necessario incontro a Venezia, in museo, la formulazione di un progetto per un blog fatto come si deve, e una scaletta per muovere i primi passi: il 1 agosto ho aperto il blog su wordpress, caricando i primi contenuti fondamentali; il 6 agosto vede la luce il primo post del Museo Archeologico Nazionale di Venezia, mentre nel frattempo è attiva una pagina su Facebook del Museo e nasce l’account Twitter. Non male. Il primo passo è stato fatto, ora bisogna lavorare sodo e bene per mantenere uno standard alto nella qualità dei contenuti, nella popolarità su Google e su social network, nei rapporti con gli utenti.
Il lavoro è stimolante, poi, perché se si va a scandagliare il web, in Italia non esistono molti blog di musei, di musei archeologici men che meno: una sfida allora, quella di voler dimostrare che il blog può essere un efficace strumento di comunicazione del museo con l’esterno, con il pubblico che oggi è su internet, domani è a Venezia e sceglie di visitare il museo.
Il primo post del Museo Archeologico Nazionale di Venezia riassume l’entusiasmo che anima sia la Dott.ssa Sediari che me, è un po’ una dichiarazione di intenti, segna l’inizio di quest’avventura che speriamo dia ottimi risultati. Per questo però la condivisione di pareri sarà importante: suggerimenti, idee, consigli sono ben accetti, così come i commenti e, naturalmente, la più ampia pubblicità possibile!
Marina Lo Blundo
Ottimo lavoro, baby 😉
Ho curiosato un po’ anche di là e mi è piaciuto assai.
Appena esco dalla modalità semi-vacanza raduno i miei neuroni e scrivo dei commenti sensati.
Buoni post!
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