Gli Etruschi? Per gli Australiani sono una “fantasia classica”

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Etruscans: a classical fantasy” è il titolo di una mostra inaugurata recentemente a Sydney, presso il Nicholson Museum. Fin dal titolo, la mostra fa discutere sull’approccio che si ha in Australia in merito all’archeologia di casa nostra.

locandina mostra "Etruscans: a classical fantasy"

 

Un piccolo spazio ricavato all’interno della già di per sé piccola sala che ospita il Nicholson Museum ospita la mostra, allestita a luglio 2011, “Etruscans: a classical fantasy”. Sono esposti i pezzi etruschi acquistati da Nicholson sul mercato antiquario durante uno dei suoi viaggi in Italia, con il nobile intento di portare a conoscenza del pubblico australiano una popolazione italica preromana non proprio tra le più note su scala mondiale. Nobile intento, certo, ma fin dal titolo, avvertiamo che c’è qualcosa che non va. Spesso all’archeologia, nell’ambito della divulgazione di massa, viene associato il termine mistero, nonostante misteri non ce ne siano, ma casomai risposte più approfondite da trovare. In questo caso, invece, per il curatore australiano della mostra gli Etruschi non sono avvolti nel mistero, ma addirittura nella fantasia!

 

Al visitatore vengono fornite poche informazioni: alcune sono fondamentali, come una cartina dell’Italia nella quale localizzare le principali città etrusche (cosa che manca, ad esempio, nella sezione etrusca del Museo Archeologico Nazionale di Firenze!);  altre sono totalmente erronee: ad esempio è citato un testo di D.H. Lawrence (edito nel 1932, ma scritto almeno … anni prima!), testo evocativo in cui si dice che le sole conoscenze che si hanno sugli Etruschi provengono dalle tombe, senza commentalo né sconfessarlo sulla base delle più recenti ricerche; sempre ad esempio, è citato un articolo del Guardian del 2007 che parla di un test sul DNA che dimostrerebbe che gli Etruschi sarebbero giunti nel Tirreno dalla Turchia, quando invece è assodato in ambito accademico che essi sono una cultura nata e sviluppatasi nell’Italia centrale dall’VIII-VII secolo a.C. Informazioni erronee che si fondano effettivamente nella fantasia, sicché il titolo della mostra può allora essere appropriato. Stupisce come il team di curatori dell’esposizione non abbia consultato bibliografia scientifica recente (un articolo del Guardian, scritto da un giornalista, non può essere paragonato ad un contributo della rivista scientifica Studi Etruschi, i cui autori sono studiosi di Etruscologia, per fare un esempio). E la scelta terribile di citare il discutibile studio del Guardian dandolo come verità di fede, inficia fortemente la scientificità della mostra.

 

Il resto dell’esposizione è fin troppo semplicistico e banale: il classico tema del banchetto, della morte, del bucchero e della toeletta femminile, illustrati in poche righe e con pochi oggetti di qualità non troppo elevata (del resto, ciò è dovuto alle scelte arbitrarie del Nicholson: avrà acquistato gli oggetti per lui più belli, i meno costosi o semplicemente quelli che il mercante di turno gli offriva?).

"etruscans: a classical fantasy", sydney

Non credo che i visitatori di questa mostra usciranno dal museo con le idee chiare sugli Etruschi: avranno piuttosto poche idee, e sbagliate, perché la volontà di semplificare per rendere accessibile un argomento tanto lontano dalla formazione culturale dell’Australiano medio è stata sopraffatta da una ricerca a priori superficiale. Sarebbe bastato poco: sarebbe bastato chiedere un consulto ad un etruscologo vero, magari italiano, che sarebbe stato lieto di sciogliere qualche nodo essenziale e, magari, di correggere qualche grossolano errore.

 

Eppure le intenzioni erano buone, ottime! Alla mostra era stata data visibilità nazionale e persino internazionale (la pubblicità compare sulla rivista ufficiale della compagnia aerea australiana Qantas). E invece no. Peccato, è stata sprecata una gran bella occasione.

 

 

Marina Lo Blundo

Un pensiero su “Gli Etruschi? Per gli Australiani sono una “fantasia classica”

  1. Ciao Marina, come va?
    Ho riservato per te premio per blogger, lo trovi nel mio blog!
    P.s: mi sono unita ad un gruppo archeologico locale e sono molto felice… è la mia prima attività fuori dall’università!
    Un bacione
    Valens

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